Corticosteroidi cortisonici Cosa sono Effetti collaterali
Il contenuto importante in sali minerali soprattutto potassio, che supera di circa cinque volte quella contenuta nelle comuni bevande per sportivi. Diversi sono stati gli studi effettuati sul cocco e sulle proprietà benefiche delle sue diverse componenti, gli estratti della sua fibra esterna sembrano avere attività analgesica e antibatterica. Il discorso è diverso per il cocco disidratato, in questo caso gli zuccheri passano da 4 a 16 g e i lipidi da 35 g ai 62 g (sempre ogni 100 g); le vitamine rimangono pressoché inalterate, ad eccezione della vitamina C, mentre aumenta la concentrazione di sali minerali.
- La permanenza nel tratto gastrointestinale per un tempo insufficiente è una causa frequente di bassa biodisponibilità.
- Particolare precauzione
d’uso va posta nei bambini, essendo stata di mostrata da alcuni studi un soppressione
dose dipendente a breve termine della crescita. - Difatti, questi farmaci vengono utilizzati anche per il trattamento di malattie di altra natura.
- Dopo somministrazione di dosi multiple di farmaco, la biodisponibilità può essere stimata misurando il farmaco immodificato recuperato dalle urine delle 24 h in condizioni stazionarie.
- Il rischio è risultato particolarmente evidente nei ragazzi di età
compresa fra 4 e 11 anni.
Il 78% dei pazienti trattati ha evidenziato
un aumento della FEV1 del 15% dopo circa 10 minuti dalla prima dose di beta2-agonista. Il formoterolo è risultato efficace nel ridurre le riacutizzazione della
BPCO e il ricorso ai farmaci “al bisogno“. Nei bambini (6-11 anni) con asma, il formoterolo (4,5 mcg) è risultato
indurre minori effetti sistemici della terbutalina (500 mcg).
Farmaci cortisonici
In effetti la vitamina K fu identificata in seguito a ricerche tese a scoprire la causa di una sindrome emorragica osservata nel bestiame che si nutriva di un certo tipo di trifoglio, pianta risultata poi ricca di un antagonista naturale della vitamina, il dicumarolo. Il complesso degli studi portò all’identificazione della vitamina e all’elaborazione di un suo antagonista sintetico, la warfarina, usato clinicamente come anticoagulante e, commercialmente, come veleno per ratti e topi. Un’azione immunodepressiva è richiesta in seguito al trapianto di un organo, per evitare una reazione autoimmune contro il tessuto “estraneo”. Tuttavia una depressione del sistema immunitario provoca effetti collaterali come candidosi e maggior esposizione a malattie batteriche e virali.
Il primo, sintetizzato dalle piante, costituisce la principale fonte alimentare di questa vitamina, il secondo, sintetizzato dai batteri, può contribuire alla copertura del bisogno, ma in modo secondario. La vitamina K è ben assorbita nella parte alta dell’intestino e molto meno nel colon, ragion per cui è da mettere in dubbio che la flora batterica del colon possa costituire una fonte di questa vitamina per animali non coprofagici. Come tutte le vitamine liposolubili, la vitamina K segue le stesse modalità di assorbimento e trasporto dei lipidi.
Fertilità, gravidanza e allattamento
La presenza dei farmaci cortisonici nell’organismo provoca il blocco della produzione di ormoni endogeni, per cui i farmaci cortisonici vanno sospesi gradualmente per permettere al corpo di riprendere la produzione dei propri ormoni. I FANS non devo essere impiegati dai pazienti asmatici perché spostano l’equilibrio che regola la cascata dell’acido arachidonico sulla produzione dei leucotrieni, provocando un peggioramento della sintomatologia asmatica (Fig.3). Come gli ormoni endogeni, anche i farmaci cortisonici agiscono sull’espressione genica. La combinazione tra trattamento steroideo e antibiotico si rende necessaria anche perché la valutazione microbiologica non viene eseguita di routine nel caso della congiuntivite.
Il termine riboflavina, che ha sostituito ufficialmente quello di vitamina B₂, sta a indicare che la molecola è di colore giallo e contiene il ribitolo, un polialcol derivante dal ribosio. La riboflavina è facilmente assorbita e, se introdotta in quantità superiore ai bisogni, la parte non incorporata nelle forme coenzimatiche viene prontamente eliminata per via urinaria, come tale o dopo trasformazione metabolica. Questo fa sì che non si conoscano casi di tossicità dovuti a introiti eccessivi di questa vitamina.
Come agiscono i farmaci cortisonici?
In caso
di broncospasmo paradosso ricorrere a beta2-agonisti a breve durata d’azione
(es. salbutamolo). Per ridurre il rischio di ipokaliemia (valori di potassio
nel sangue inferiori a 3,5 mmoli/L) è necessario monitorare periodicamente
il quadro elettrolitico ematico. L’ipossia e la somministrazione concomitante
di particolari farmaci (metilxantine, diuretici, steroidi) possono aumentare
il rischio di ipokaliemia associato ai beta2-agonisti.
Non essendo stati effettuati in Italia studi sistematici per stabilire il bisogno fisiologico di biotina, non sono stati formulati per essa livelli di assunzione raccomandati. Manifestazioni carenziali possono essere indotte con diete sperimentali appositamente formulate, o provocate in pazienti sottoposti per mesi a nutrizione parenterale prolungata, non supplementata con tale vitamina. L’associazione formoterolo più budesonide può essere utilizzata,
nei pazienti con asma bronchiale che già la assumono come terapia di
mantenimento, anche come terapia “al bisogno“ (strategia SMART).
Interazioni farmacologiche
L’emivita è di ore.
Per la terapia di asma bronchiale da moderata a severa, il desametasone può essere
inalato da 3 a 12 volte al giorno. Della quota somministrata, nonostante una parziale met-ibolizzazione durante
il primo passaggio epatico in metaboliti con scarsa attività https://globalhealthresource.org glucocorticoide, ben
il 10% rimane ancora attivo e quindi può provocare l’insorgenza di effetti sistemici. La budesonide, somministrata sia nella formulazione spray che in polvere,
è caratterizzata da una bassa deposizione polmonare e da un’elevata deposizione
orofaringea.
La combinazione netilmicina/desametasone nel trattamento dell’infiammazione oculare esterna che richiede un trattamento antibiotico si è dimostrata efficace nel ridurre i segni e sintomi di infiammazione congiuntivale e secrezione congiuntivale. All’estremo opposto, il timore degli effetti collaterali dei cortisonici spinge alcuni medici ad utilizzarli meno di quanto necessario, magari preferendogli altri farmaci, come gli immunosoppressori, con effetti collaterali meno conosciuti e paventati ma spesso ancor più gravi. Infine, nelle patologie in cui sia possibile, è bene utilizzare le formulazioni topiche (pomate, spray inalatorii, collirii) in luogo di quelle sistemiche (pastiglie, iniezioni), in modo da minimizzare l’assorbimento nel torrente circolatorio e quindi gli effetti collaterali sistemici. Se il trattamento con cortisonici è breve, anche in caso di dosaggi elevati, gli effetti collaterali sono solitamente trascurabili o lievi.
Non si conoscono specifiche malattie da carenza di vitamina E nella popolazione. Le uniche eccezioni sono rappresentate da pazienti con gravi forme di malassorbimento dei grassi, o da quelli affetti da fibrosi cistica e da alcune forme croniche di malattie epatiche. In questi soggetti, che non riescono ad assorbire la vitamina E contenuta negli alimenti o a trasportarla in circolo, si possono manifestare gravi danni alle membrane dei nervi e dei muscoli, con manifestazioni di tipo neurologico. Altri individui a potenziale rischio di carenza sono i bambini prematuri che possono nascere con inadeguate riserve di questa vitamina.